giovedì 16 giugno 2011

Kiki e la terra dei colori


C'era una volta una città di cemento.
La gente che abitava nella città di cemento era sempre di corsa, non perdeva tempo a chiacchierare, non diceva mai "ciao" perché non c'era tempo.
Non ringraziava mai, perché ringraziare era una perdita di tempo.
I bambini della città di cemento non giocavano mai, non ridevano e non sognavano.
Le mamme e i papà della città di cemento avevano insegnato ai loro bambini che dovevano solo studiare.
Purché quello era utile. Guai ridere, giocare e sognare.
I bambini della città di Cemento erano tristi, ma non lo sapevano, perché loro non conoscevano l'allegria.
Si addormentavano la sera, senza ninna nanna e senza fiabe. 
A volte la loro mamma leggeva loro un capitolo di qualche libro di matematica.
Le mamme e i papà lavoravano tutto il giorno.
I bambini e i ragazzi studiavano tutto il giorno.
Non si fermavano neanche per mangiare, mangiare era una perdita di tempo. 
Bevevano solo una bibita insapore che però dava loro energia.
Non esistevano alberi nella città di cemento, né fiori e giardini, perché troppo ingombranti e inutili
Così i bambini non avevano mai mangiato frutta e verdura, non avevano mai visto i colori dei fiori e nemmeno le api e le farfalle.
Tutto nella città di Cemento era grigio e triste.





Tutto nella città di Cemento era grigio e triste.
Nessuno nella città di Cemento aveva mai visto il sole e il cielo, perché erano nascosti dietro ad alte mura e nuvoloni neri di smog.
In una casetta, nascosta tra altre case, vicino a una fabbrica che costruiva macchine e bulloni, viveva una bambina, di nome Kiki con la sua famiglia.
Kiki era diversa dagli altri bambini che pensavano fosse strana perché si incantava spesso e proprio non la capivano.
Invece Kiki si fermava a sognare, sognava colori che non aveva mai visto.
Sognava forme e profumi.
Ma lei non lo sapeva, e si sentiva sola.




Continua...

Testo: Goldberry - Disegni: Owl

Kiki, in omaggio a Hayao Miyazaki, che entrambe amiamo.

venerdì 10 giugno 2011

LLLLLOVIN

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Inziamo con i post di servizio visto che ancora ci dobbiamo assestare.

Se vi abbiamo stuzzicato un pochino la fantasia... stay tuned!

mercoledì 8 giugno 2011

Hello!

Nel mondo ci sono tante cose, ci sono le cose belle e le cose brutte.
A volte è bello però fermarsi e pensare solo alle cose belle.

Alle favole che si nascondono intorno a noi. 
Ci sono favole che nascono da parole dette o non dette.
Favole che nascono da un tramonto o da una stella cadente.
Ci sono favole in una nuvola, e in una pozzanghera.
Tutto sta a trovarle, Le storie dietro l'angolo.

Gli incontri non sono mai casuali, e un giorno in rete ci siamo incontrate.

Owl e Stefy, due ragazze con delle storie da raccontare.

Così è nato il nostro angolino speciale, l'angolino delle storie, delle favole e della magia.